19th International Congress of the ISPS, New York 2015 - Dalla fisica alla neurobiologia: la curabilità delle psicosi attraverso la teoria della nascita umana

  • Daniela Polese

Abstract

Le psicosi sono state studiate per lungo tempo e l’idea della loro curabilità mediante il rapporto medico-paziente è stata riportata da diversi autori della psicopatologia classica, ma la conoscenza di una cura basata sulla fisiologia della psiche non è stata mai presa in considerazione. L’idea e la conoscenza della fisiologia della mente sono fondamentali per un intervento terapeutico finalizzato alla cura, così come accade in medicina. Questo simposio è incentrato sul collegamento tra la fisiologia della mente e l’intervento psicoterapeutico, in considerazione dei dati recenti riportati in letteratura riguardo alla neurobiologia e al metodo deduttivo usato dalla fisica moderna. Gli interventi che compongono il simposio descrivono e utilizzano la teoria della nascita, formulata da Massimo Fagioli nel 1971. Questa formulazione teorica argomenta l’attivazione contemporanea della sostanza cerebrale e del pensiero umano alla nascita, in risposta allo stimolo luminoso. Essa riconosce una fisiologia della mente, come unità neuropsichica, e la possibilità che, a causa di una noxa esterna patogena, tale fisiologia possa essere perduta, con conseguente insorgenza di una patologia. La teoria della nascita è stata formulata grazie al metodo deduttivo, già usato in fisica. In psichiatria questo sistema di ricerca può essere utilizzato nella pratica clinica. I dati neurobiologici confermano l’attivazione psicofisica alla nascita, dovuta allo stimolo luminoso, così come supportano i concetti di “capacità di reagire”, “vitalità” e “capacità d’immaginare”. Queste caratteristiche compaiono alla nascita e riguardano la mente e il corpo che reagiscono insieme. Esse possono essere parzialmente o completamente perdute nelle psicosi, ma possono essere ricreate in uno specifico setting psicoterapeutico, preferibilmente di gruppo. La fisiopatologia delle psicosi è dunque correlabile alla perdita di questa complessa realtà psicosomatica, naturalmente presente alla nascita. La terapia, finalizzata alla ricreazione della fisiologia, così come in medicina, può essere in tal modo applicata. Il rapporto psicoterapeutico non cosciente dovrebbe focalizzarsi sulla ricerca nel paziente delle naturali caratteristiche originarie che devono essere state perse durante il primo anno di vita. In accordo con l’idea di cura delle psicosi attraverso la psicoterapia e considerando questo approccio teorico definito dalla fusione del metodo della medicina con quello della fisica, la “cura per la guarigione” può essere applicata e realizzata.

Pubblicato
2015-10-01